La prima grande pubblicazione retrospettiva dedicata al lavoro di Paolo Pellegrin
Di: Redazione
Pubblicato il 22/03/11
Categoria Pubblicazioni
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La Cambogia (1998), il Kosovo (1999–2001), l’Iraq (2003), il Darfur (2004), la Palestina/Cisgiordania (2002–2004), l’uragano Katrina (2005), la tragedia dello Tsunami (2005), Gaza (2005), il dramma infinito di Haiti (1995 –2010), l’Afghanistan e il Libano (2006), l’Iran (2009), sono tappe importanti di un percorso giornalistico e di visione portato avanti da Paolo Pellegrin con passione e talento.
Del resto, la sua carriera è costellata da innumerevoli premi e riconoscimenti internazionali, segno di quanto la forza e l’intelligenza dei suoi lavori si impongano, nel corso del tempo, come parti di un’opera universale e coerente. Pellegrin incarna una nuova generazione di fotogiornalisti: cosciente dei nuovi mezzi di produzione e di diffusione delle immagini di attualità, impegnato a rinnovare la visione degli avvenimenti che documenta, attento sempre a mantenere un atteggiamento etico, nella forma e nei modi del proprio lavoro.

Ci sono fotografie che acquistano una vita propria sulle pagine di una rivista o magari incorniciate e sistemate su una parete bianca, magari ancora a disposizione via internet. Posseggono una vita autonoma e nel loro tragitto trasportano le intenzioni, il carico iniziale di domande che ha indotto a realizzarle. Sono frammenti di una conversazione, dotati di una voce e una carica attiva che non si esaurisce nel momento in cui è pronunciata, ma si rafforza e si definisce meglio, insieme magari ad altre voci, nel corso della conversazione con chi osserva. È come piantare un seme che poi cresce e che lo spettatore completa. Nel mio lavoro penso di fornire domande e dubbi. Questa è la forma attiva e dinamica della fotografia che si trasforma e muta in chi la guarda. La possibilità di mettere in circolo un sistema di impulsi, di anticorpi, senza pretesa di migliorare il mondo, ma semmai di aprire una conversazione con il mondo.”
- Paolo Pellegrin -


"Dies Irae" è anche il titolo della prima grande retrospettiva italiana su questo autore, a Milano fino al 15 maggio 2011. Qui l'articolo dedicato.


"Dies Irae"
Autore: Paolo Pellegrin
24X30 cm, 208 pagine
Contrasto Editore
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